Con mio grande dispiacere sono ormai settimane che il sito web orologiando.org, il più grande forum italiano di orologi, risulta inaccessibile. Non si conoscono le cause di questo blackout. In rete sono rimaste solo le testimonianze di alcuni utenti che partecipando ad un gruppo di acquisto, non hanno mai ricevuto il prodotto.
In questo piccolo articolo non voglio soffermarmi su questo aspetto ma sulla grandissima perdita culturale che ha colpito il mondo italiano dell’orologeria.
Orologiando.ORG era una miniera di informazioni, depositate dagli utenti che negli anni avevano alimentato il forum con articoli di immensa validità. I Cataloghi d’epoca, presenti nelle aree vintage o russe, rappresentavano l’unico strumento tramite il quale un utente che si avvicinava al mondo dell’orologeria poteva formarsi.
Per la CULTURA ITALIANA del mondo degli OROLOGI è stata una perdita immensa. Io resto fiducioso che il forum possa riaprire con al suo interno tutti i contenuti. Voglio sperare solo che tutti quei messaggi sia ben custoditi e che un domani, anche non prossimo, possano rivedere la luce.
Circa le motivazioni, non credo che siano rilevanti e in ogni caso, al momento in cui scrivo, non sono state rese pubbliche.
Personalmente penso che chi detiene in custodia un bene comune, come la cultura, debba garantirne la sicurezza !; mettendosi al di sopra di qualsiasi motivazione societaria e/o economica e gestire l’informazione con questa consapevolezza perchè la cultura è un bene supremo…è la nostra eredità alle generazioni future. Non possiamo pensare di chiuderla, di cancellarla o di alterarla.
Orologi-Italia.it nasce come protesta e dallo sconforto su quanto accaduto. Noi vorremmo che questo forum possa diventare una casa LIBERA ed accogliente al di sopra degli interessi.
Per questo fine, qualora dovessimo crescere, in solenna promessa a quanto appena detto, annunciamo da subito che saranno messi in download la base dati dei messaggi del ns forum, in modo che chiunque possa un domani, in caso di problemi, ripristinarla.
Questa è una promessa.
Giuseppe Giardina.